venerdì 20 marzo 2015

Detossinazione capelli: cosa significa


Allora, per le amiche, conoscenti e compagne di palestra, curiose di capire che cosa sto facendo per detossinare i capelli, pubblico un post sull'argomento, tratto dal blog della bravissima Elisabetta di Creme che funzionano www.cremechefunzionano.blogspot.it (da visitare assolutamente per un milione di motivi!!!)


Vademecum bei capelli ----- come avere capelli di fata
Allora…..  qui c’è da fare un po’ di considerazioni. Come vi ho detto molte, volte la parabola dei capelli in tempi moderni è molto triste. Diciamo subito una cosa: il capello è MATERIA MORTA! Non lo si può nutrire, risostanziare (!) , amplificare, rivitalizzare. E’ morto. Infatti, questa è la notizia buona,  non riporta tutti i danni che dicono dal sole e dai trattamenti, fatti ogni tanto. L’unico veramente dannoso è la piastra quotidiana, cioè 200 ° gradi tutte le mattine, perché sarà anche morto , ma non è ignifugo e brucia esattamente come tutto il resto. Dato questo, si può però ammorbidirlo, lucidarlo, indurirlo, per dargli anche maggiore resistenza alla trazione.   Per vendervi shampoo, sia quelli da 30 euro che da 3, vi raccontano un sacco di  menzogne improponibili,  che disorientano e vi fanno credere che il capello per essere bello ha bisogno di tante cure. Invece il capello sta benissimo anche senza il nostro intervento, a parte l’igiene e qualche altra piccola attenzione che nulla c’entra con lo spendere denaro. Facciamo il punto.

Noi tutte adoperiamo o abbiamo adoperato shampoo commerciali, strapieni di molte cose cattive anche se in effetti fanno venire dei bei capelli sul momento: immaginate cosa può fare un film di silicone in termini di spessore e lucentezza, pettinabilità. Solo che il silicone, come vi ho già detto, si deposita in strati sempre più grossi, fino ad ammosciare il capello che non tiene più la piega. Inoltre, il silicone pesa: immaginate che negli anni ogni capello deve subire una trazione del tutto innaturale data dal peso del silicone che c’è sopra e che non va via con lo shampoo. In pratica, li tira verso il basso.

Cosa accade quindi?

1.      All’inizio avete dei bei capelli

2.      Negli anni il silicone ( ma anche altre melme) si depositano e i capelli lisci divengono mosci, i ricci perdono la piega irrimediabilmente, i boccoli men che meno.
3.      Si comincia a  provare pettinature corte perché non si sa più come farli stare in modo decente

4.      I capelli, tirati e tirati, aggrediti, cadon
5.      Spendiamo . per maschere, lozioni, impacchi, fiale,  per non parlare di pasticche e integratori prodotti molto spesso dagli stessi che vi hanno venduto gli shampoo e i balsami malefici . In pratica, si sono costruiti il mercato pian piano sulla vostra… cute!!! Lo fanno anche con le creme.
6.      Compriamo anche extension, toupet, ciocche finte, rinvigorendo altri mercati paralleli. Vi siete mai chieste perché negli anni 50 i toupet  li utilizzassero solo per le acconciature elaborate e adesso siano di uso quotidiano?
7.      Provate a chiedere a qualche nonna se a lei cadevano i capelli, da giovane. Vi risponderà: “ ma no, certo c’era la guerra, non si trovava da mangiare, non avevamo l’acqua calda per lavarci ma i capelli non cadevano. Certo, quando è morto il nonno, sai il dispiacere… ma avevo già 80 anni!!!!”
8.      Nel frattempo devo aggiungere che quello che si mangia oggi non è più salubre come a i tempi delle nonne e questo fa male alla bellezza, sotto tutti i punti di vista.
9.      Arriva la menopausa e il capello si assottiglia ulteriormente per i cambiamenti ormonali… e non c’è nulla da fare.

10.  Si muore pelate.

Cosa fare?????


a.      Lavarli con shampoo privi di siliconi e passare un buon balsamo districante e ammorbidente, sempre senza poltiglie ignote. Ci vuole parecchio perché la cosa funzioni e all’inizio sarete porcospini. Magari è l’occasione per dare una bella spuntata quando iniziate il processo. Come ormai sappiamo, i siliconi si depositano sul capello asciugandolo  e rovinandolo a volte in modo permanente, quindi vanno evitati perché altrimenti a 45 anni abbiamo in testa un topo morto. Detto questo, quando smettiamo di applicarli, man mano che i lavaggi e le creme portano via la montagna di dimethicone che c’è sopra, e che è dura da togliere,  appaiono i capelli per quello che sono, e voi vi trovate in testa una spugna abrasiva. Ci tengo a dirlo:  non è l’assenza di siliconi che li fa diventare così,  SONO DA SEMPRE COSI’ PERCHE’ IL SILICONE LI BRUCIA  MA ALLO STESSO TEMPO LI TRUCCA BENISSIMO. Per farvi un esempio, una ragazza piena di brufoli che si mette tanto fondotinta, esce con una bella pelle. Un giorno la incontrate struccata  e fate : oddio, quanti brufoli! Ma lei li aveva anche prima. Con i capelli è lo stesso,  il silicone mentre li brucia,  li trucca e voi non vi rendete conto di cosa avete in testa, quando avete mandato via tutto il silicone, ORRORE…  vedete la realtà, ciò che è sempre stato, come dorian gray  nel dipinto.

b.     Non lavarli in modo ossessivo

c.      Non dare cento colpi di spazzola….  Le nonne lo facevano perché li lavavano solo 2 volte all’anno, al cambio di stagione, e serviva da pulizia.

d.     Comprare una spazzola di setole di cinghiale ed usare solo quella, che liscia la cuticola del capello mentre lo pettina e toglie elettricità.

e.     Legarli la notte se si arruffano molto, perché poi per pettinarvi li strappate.

f.       Riscoprire il bigodino, che ha la meravigliosa proprietà di asciugare facendo richiudere le squame, così il capello rimane lucido e morbido, protetto dalle sue stesse sostanze.  Al limite vanno bene anche ciocche arrotolate sul dito e fermate con un becco di cicogna.

g.      Se proprio cadono, 6 mesi di cistidil ( senza ricetta in farmacia ), è keratina.

h.     Magari ogni tanto una keratina spray da spuzzare: si lega chimicamente a quella già presente e rinforza.

i.        Scoprire l’hennè per tinte e come impacco, fa da keratina come quella spray, indurisce molto e…RIMUOVE IL SILICONE.

j.       Godervi i  capelli.

Ammetto però che per i capelli secchissimi e ricci, come i miei, una siliconata per spicciare ogni tanto la faccio, altrimenti i miei capelli naturalmente diventano un groviglio di rovi.  Ogni tanto!!!!  ( 3-4 volte l’anno) Ricordate che è la dose che fa il veleno.

Altra questione importante: I capelli si possono nutrire?????

NO! Il capello è una sostanza morta, che in nessun modo può essere nutrito, rigenerato, e tutte quelle cose che le ditte vogliono farvi credere per spillarvi un sacco di quattrini. Il capello può essere ...ammorbidito, ingrassato, seccato, tinto, arricciato o lisciato, cioè lo possiamo TRUCCARE esattamente come trucchiamo la pelle, ma non può cambiare la sua sostanza essendo materia morta: infatti quando lo tagliate non sentite dolore, e neanche quando cade.

 Per questo tutti gli olii fantastici e l’impacco miracoloso…ecc. ecc. sono solo il fondotinta dei capelli, li fanno belli per un po’. L’unica cosa che dovrebbe funzionare sono gli impacchi di keratina, che legandosi chimicamente a quella del fusto dei capelli dovrebbe penetrare e rafforzarlo. A me riesce solo con gli impacchi di hennè di qualità, una pianta le cui molecole appunto si legano chimicamente al capello, oppure con i vari sieri alla keratina in commercio ( ne parleremo presto) .
 Ma se volete aumentare la cheratina del capello dovete prenderlo per bocca!!!! Per mesi e mesi. Fatevi consigliare dal medico e dal farmacista, è un sistema economico, rapido, non dannoso per la salute e non vi illude sul risultato .

Ho anche letto in rete dei risciacqui acidi, cioè basati sull’azione di sostanze come l’acido citrico anidro, comprato in cristalli e poi diluito. Ora, nulla contro lo spignatto anche se fare cose che mi metto addosso, in un ambiente NON sterile come la mia cucina, a me fa senso, ( Sarò strana!!!! ) ma questa volta credo si stia parlando di qualcosa che sarebbe meglio evitare.

Ora, vorrei far presente che per quanto possa avere un’azione lucidante indubbia,  questa pratica risulta alla lunga assai corrosiva.  Non voglio entrare nel dettaglio di formule ed equazioni, ma vorrei farvi riflettere su un dettaglio:  chi lo fa, mette sui capelli una sostanza utilizzata per sciogliere il calcare indurito cioè  una roccia formata prevalentemente da carbonato di calcio (formula chimica CaCO3). Tale composto, quasi insolubile in acqua pura, diventa molto solubile in acqua acidulata.
In pratica, state mettendo sui vostri cari capelli una sostanza che scioglie la roccia. Essendo il capello molto più delicato, poiché la cheratina per quanto molto resistente non è capace di restare intatta a lungo con applicazioni di questo tipo, credo paghiate la lucentezza strepitosa del momento con un ‘azione  di certo abbastanza aggressiva. Prova ne sia che se mettete il succo di limone sui capelli, la sostanza più ricca in natura di acido citrico, schiarite un bel po’, perché uno strato di cheratina se ne va. Immaginatelo ripetuto per tutti i lavaggi….

Una soluzione c’è: riscoprire le virtù  dell’aceto cosmetico. In realtà potrebbe andar bene anche quello alimentare, molto diluito, ( un cucchiaio da brodo in due litri d’acqua) ma  puzzerete di tartare alla chateuabriand fino al giorno del giudizio universale…..L’aceto non contiene acido citrico, ma acetico, dalle proprietà anch’esso corrosive, ma in forma chimica diversa. Cos’è l’aceto cosmetico? Aceto come quello dell’insalata, lavorato e deodorato,  mescolato con oli e profumi, che nella percentuale di un cucchiaio da brodo in un litro o due di acqua,    fa i capelli lucidi e disinfetta la pelle.

Il più famoso in assoluto è quello di S.Maria Novella, formula preziosa in flacone di vetro poetico e bellissimo, che mi è stato regalato di recente. La sua formula, con qualche rivisitazione dovuta alle leggi moderne, continua ad essere quella di Caterina de’medici, e ha un effetto esaltante delle chiome e della loro lucentezza, utilizzato alle dosi appropriate. Non stressa, non puzza anzi è delicatamente profumato ( poi può piacere o non piacere) non corrode ma aiuta il capello a richiudere le squame e quindi a risultare capace di riflettere la luce. Imperdibile!!! Sottolineo che non conosco altre ditte che fanno aceto cosmetico, ma mi sembra di ricordare che qualcosa ci fosse da yves rocher, forse più reperibile di quello che uso io, ma premetto che il mio è un gioiello, come cosmetico, se ma avrete voglia di un regalo fuori dall’ordinario, pensateci.

Veniamo al risciacquo, quanto deve durare? Non meno di 5 minuti, dopo il balsamo, quindi alla fine del procedimento di lavaggio, se mettete anche una maschera dopo il balsamo, dev’essere fatto alla fine di tutto. 5 minuti non approssimativi, ma di orologio: poi, dopo questi 5 minuti, se volete, fate un ultimo risciacquo con acqua diluita con il cucchiaio di aceto cosmetico.
A questo proposito, vi segnalo qui:

10 cose che fanno venire i brutti capelli e che non avevate mai pensato

1.            Usare pettini e spazzole sporchi: vanno lavati con ammoniaca e acqua bollente una volta a settimana , Né detersivo per i piatti né varecchina, ma ammoniaca,  per una serie di reazioni chimiche che non sto qui a raccontare (sennò faccio la fine di altri blog, No2+cv per la radice quadrata di 1234). Lo sporco sugli strumenti li opacizza e risporca.

2.            Non far durare il risciacquo almeno 5 minuti precisi di orologio, specie se si mette creme e balsami ricchi e si hanno i capelli ricci in cui il sapone rimane aggrovigliato. Meno di 5 minuti, vi portate il sapone in testa perché il tempo di liquefazione del sapone sommato alla temperatura media dell’acqua dà 4, 57 minuti

3.            Non pettinare il balsamo ma massaggiarlo, e metterne sulla cute ( dove non serve) ed è difficile da rimuovere. In teoria andrebbe messe solo sulle lunghezze, e pettinato durante la posa per distribuirlo.

4.            Non lavare i capelli la sera se avete messo prodotti styling molto “hard” come gel e cere

5.            Usare spazzole di cattiva qualità, in plastica cinese, che elettrizzano e alzano le squame portando a spezzarsi sulla lunghezza del capello.  Se volete bene alle chiome, meno shampoo da 20 eurini , lavatevi con eurospin e investite in pettini di tartaruga e spazzole di setole di cinghiale.

6.            Non intrecciarli per andare a dormire,  come  facevano le nonne, garantendo nodi e strofinio.

7.            Non usare i bigodini almeno una volta al mese per far richiudere le squame! A dovere!  Non ci riesce null’altro. Bigodini lisci, da mettere sotto casco o phon con i becchi di cicogna e poi togliere.

8.            Andare dal parrucchiere spesso a farsi massacrare con i prodottacci, le spazzolate selvagge da piega, il taglio fantasioso che sta bene solo ai barboncini

9.            Non spuntarli di 1 cm una volta l’anno, con la luna piena in leone ( è vero, lo giuro)

10.          Toccarli con le mani continuamente: li sporcate ed elettrizzate da  morire

Esaustivo direi no?

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